martedì 14 luglio 2015

Città a fumetti. Le città nei fumetti.


«Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure» 

Italo Calvino

Le città Invisibili






Luogo dei luoghi.

Secondo un recente sondaggio della nota e inesistente università del Chestercherrer in California, le città più  conosciute al mondo sono: New York, Gotham City, Paperopoli.
Il perché Topolinia sfugga a questa classifica è argomento di dibattito tra filosofi  e pensatori. Così come per l'annosa questione 'preferisci i gatti o i cani' non credo che avremo presto una risposta.
Perché invece al fianco di una città  vera ne siano state schierate due di fantasia è da chiarire.
La città, lo sappiamo,  è fonte di attrazione e agisce come un magnete. La citta è il luogo in cui avvengono i fatti. E poco importa se siano o meno di fantasia, il loro funzionamento - delle città - è il medesimo.
La città è l'organismo in  cui avvengono le cose, il motore dell'economica, la sede della politica, il crocevia degli scambi. La città è il luogo dei luoghi.

Come nasce una città?

Le città nascono per un sacco di motivi. 
Spontaneamente o pianificate per i più disparati motivi.
Ma le città possono essere davvero invisibili? Più in generale quand'è che un luogo prende a esistere? Sono soltanto i processi di territorializzazione a fare in modo che un luogo divenga reale? E quanto reale?
Una città la cui esistenza è  ricavata dalle sole testimonianze storiche, può  dirsi più reale di una città soltanto raccontata? Qual è la differenza?
Una città nasce e cresce anche come astrazione.
Al di là dei vari principi di reificazione e conseguente messa in moto fisica - mattone su mattone o strada su strada - del corpo cittadino lei, la città, nasce in primo modo come un'idea.

Città di carta.

Già, di carta.
Sia chiaro che non mi riferisco alle città dei tempi in cui la carta ancora non esisteva. All'epoca avrebbero usato tavolette d'argilla!
L'idea, quell'insieme di intuizioni e genio e volontà che si concretizzano, conosce come primo supporto per svilupparsi un piano di lavoro, un tavolo e un foglio sul quale verranno realizzati l'impianto cittadino o un piano regolatore insomma.
Sono i primi passi per lo sviluppo di un centro abitato. 
E un centro abitato per assurgere al ruolo di città deve necessariamente rispondere a delle caratteristiche legate ai servizi che offre e alla demografia.

Città di carta 2 - Il più strano dei luoghi.

Alcuni geografi accorti che si preoccupano della percezione dei luoghi hanno notato come - spesso - nella coscienza degli individui un luogo prenda a esistere soltanto dopo che lo si è vissuto in qualche modo.
C'è tutta una letteratura in merito di persone che hanno viaggiato senza mai muoversi di casa, o di come si ricordi una città famosa soltanto dopo averla visitata.
La mente è il più strano dei luoghi.

Città di carta 3 - Veri o no?

In apertura si parlava di New York, Paperopoli e Gotham City.
Quali sono le differenze più evidenti?
Mi si dirà che una soltanto una delle tre citate esiste e che le altre sono puro esercizio di fantasia. Ma ne siamo proprio sicuri?
Se un luogo prende a esistere soltanto quando ne abbiamo avuto esperienza che differenza c'è tra le città di cui sopra?
Le tre città rispondono tutte alle caratteristiche strutturali e popolose che una città per essere tale richiede.
Ci sono case, strade, ospedali, centrali elettriche e se vogliamo andare a cercare il pelo nell'uovo, digitando Gotham City su google-maps otteniamo questo risultato.

Carte bugiarde.

D'accordo, lo so, è successo. Anche al famigerato servizio di cartografia è toccato prendere una cantonata quando indicò alcuni luoghi inesistenti basandosi sui resoconti di viaggiatori ottocenteschi. 
Ma va da sé che quanto dimostrato sopra - la corrispondenza/sovrapposizione topografica delle due città più famose del mondo - non fa altro che dimostrare come le due realtà possano coesistere.
E non sto parlando di mondi paralleli , queste cose le lascio all'altro mio blog, ma di luoghi veri qui sulla terra. Alcuni palpabili altri meno.

La Storia.

Sì, con la S maiuscola per distinguerla dalla storia, quella della fiction.
Perché le città son vere se hanno anche della Storia sulle spalle e sia New York, sia Gotham City di Storia ne hanno molta da far conoscere.
Sembra un incaponirsi la continua citazione della Grande Mela. In realtà questa città infinita e cosmopolita può ben dirsi ideale capitale culturale del pianeta.
Gli scrittori che crearono Batman e Superman erano originari proprio di New York, o ci trascorsero la loro vita adulta, e di qui al creare città come Metropolis e Gotham il passo fu breve.
Le architetture, le piante regolari dei quartieri, le suddivisioni in street e road, le città sono le stesse.
Dicevo la Storia.
La Storia vera si insinua nei luoghi - ovvio - e fa suoi anche quelli di fantasia dando origine a personaggi e caratterizzando luoghi.
Superman con il suo discutibile abbigliamento che prevede le mutande sui pantaloni ricorda gli uomini forzuti dei circhi che facevano sognare i ragazzini degli anni '30 del 900.
L'oscurità di Gotham City, la sua caligine, il suo smog, sono gli evidenti segni di uno sviluppo industriale sfrenato; di ciminiere realizzate in pieno centro abitato e fabbriche strabordanti fumi inquinanti.


Una mezza verità non è una bugia.

In questo senso possiamo dire che i luoghi delle narrazioni esistano due o più volte.
Al fianco di Gotham, Paperopoli o di qualsiasi altra città immaginaria del nord est americano, si schiera anche l'immaginata New York de l'Uomo Ragno fatta di luoghi veri come Central Park e altri non luoghi.
Una mezza verità, se raccontata con dovizia di particolari e calata in un contesto realistico, può diventare una verità relativa o una verità intera.

Luoghi veri e immaginati. Come ne esco?

Sono spesso così vicini da non risultare distinguibili ed è proprio questa assenza di distanza a rendere vera una bugia.
Per orientarci nel guazzabuglio che può venire a crearsi, sarà opportuno fare alcune distinzioni che aiutino il nostro senso dell' orientamento a non andare in tilt.
Possiamo classificare quattro differenti luoghi a seconda della distanza che hanno con quello che possiamo definire il reale (o tangibile).
  1. Luoghi che esistono davvero. (come Central Park)
  2. Luoghi che non esistono. (come il Baxter Building dei Fantastici Quattro)
  3. Luoghi che non esistono ma che hanno comunque un vero indirizzo. (la Craven Road di Dylan Dog)
  4. Luoghi di interesse la cui controparte esiste nella realtà ma la cui destinazione d'uso è differente (la villa degli Avengers)























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