giovedì 12 marzo 2015

Confine. Cosa succede se tiro una linea.

Tra il verde il blu, i marroni in varie sfumature, ma anche in quelle in bianco e nero, i confini sono le linee più evidenti presenti in qualsiasi carta.
Il confine - ci insegnano già alle elementari - designa un limite superficiale: questa porzione di terra va da qui a qui e questo ci basti.

giovedì 5 marzo 2015

Buon compleanno Mercatore.



Gerhard Kremer nacque a Rupelmonde (nel mai abbastanza conosciuto Belgio) il 5 marzo 1512 ed è stato un matematicoastronomo e cartografo. Tra i suoi numerosi hobby viene spesso enumerata l'infinita collezione di cappelli dalla foggia bizzarra. È inoltre assodato che non fosse un bell'uomo ma che vestisse in maniera impeccabile. 


Figlio di una coppia tedesca frequentò una scuola di tipo religioso dove scoprì l'amore per il teatro. Questo, e la forte spinta motivazionale di un insegnante che credeva molto nelle sue doti recitative, lo spinsero a scegliersi un nome d'arte: Gerardus Mercator, poi italianizzato in Gerardo Mercatore.
In questa scuola si dedicò allo studio del latino, del greco, della retorica e della logica. 
Gerardus era un tipo acuto che per le sue brillanti idee, o a causa di esse, venne spesso richiamato in presidenza e fu a rischio espulsione dall'istituto numerose volte.
Forte dei suoi acuti ragionamenti logici, ebbe l'ardire di chiedere ai suoi insegnanti di bandire lo studio delle lingue classiche dall'istituto "Tanto" osò pronunciare "Antichi Greci e Latini son tutti morti!"

Tuttavia, grazie all'intercessione dell'insegnate di cui sopra, Gerardus non venne espulso, ma non gli fu più consentito di frequentare il corso di recitazione.
Arrabbiato con tutti e tutto lo sorpresero a incidere con una forchetta - sul desco della refezione, ritratti poco onorevoli dei suoi insegnati accompagnati da frasi poco edificanti.
Anche stavolta la fortuna fu dalla sua: il talento manuale di Gerardus era innegabile. Entrò così a lavorare nella bottega di un certo  Gaspard van der Heyden (di cui non imparò mai a pronunciare correttamente il nome) e lavorò alla produzione di lastre di rame di rappresentanti il globo terrestre e quello celeste del matematico e geografo Gemma Frisio.
In seguito elaborò e realizzò un sacco di altre carte e mappe ed ebbe soprattutto la grande intuizione di usare un nuovo font corsivo per la lettura delle stesse. Così comodo che continuò a essere utilizzato sino al diciannovesimo secolo.
Gerardus non aveva un cattivo carattere, solo un sacco di idee. E per di più era testardo. 
La sua testa era così dura che finì per scontrarsi con le idee del cattolicesimo - lui era protestante - e fu costretto a riparare in altri lidi.
Era una notte del 1569 quando, dopo l'ennesimo trasloco, arrabbiato e frustrato per la sua situazione di genio incompreso, iniziò a tracciare con impeto delle rette su una carta della sua vasta collezione; non ne poteva davvero più poverino di sentirsi dire che era uno scalmanato!
Ma il genio va spesso di pari passo con la follia e mentre la rabbia sbolliva mise a fuoco quel che aveva combinato. 
Non aveva imbrattato una carta ma realizzata l'ennesima prova del suo genio: la famosa proiezione cilindrica di cui si fa sempre - ancora oggi - un gran parlare.

Grazie a questa geniale intuizione Gerardus riuscì a mettere insieme un certo patrimonio tanto da potersi permettere di acquisire i diritti (copyright) della parola Atlante e di poter terminare la sua vita felice e contento.

Non andrebbe dimenticato infine il figlio di Gerardus, Rumoldo che da bravo figlio d'arte, seguì le orme del padre. Ma questa è un'altra storia.